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Interviste

Uno spazio dedicato alle interviste, dalle più recenti alle più rappresentative

Un esclusivo Gianfranco Asveri

raccontato in un’intervista condotta e commentata dalla

dott.ssa Giorgia Dargenio

nella sua tesi di Laurea in Scienze dei Beni Culturali, dal titolo “Colore, infanzia, espressione: dalla creatività infantile all’infantilismo in arte”, discussa presso l’Università degli Studi di Milano nell’anno accademico 2020/2021.

Fig. 2. Gianfranco Asveri, Memorie, 2013, tecnica mista su tavola, 60x83cm. Courtesy Galle
“Per me si va nello spazio partoriente.
Per me si va tra l’eterno stupore.
Per me si va dove si sposano spazio, segno, colore. ”

Gianfranco Asveri

...il titolo Abracadabra ha a che fare con la magia?

Asveri: "Abracadabra è un senza titolo, una parola magica, in cui si può vedere quello che si vuole."

Il colore è uno degli elementi essenziali dell’esperienza sensibile dell’uomo. Presente dalla nascita, è protagonista di diverse elaborazioni nel corso della vita di ciascun individuo. Proprio da questa sua pervasività è scaturita la motivazione di un’indagine che, attraverso lo stesso, mettesse in luce il rapporto e il dialogo costante tra due dimensioni fondamentali dell’esistenza umana: natura e cultura, infanzia e maturità.
A conclusione di un’analisi sul ruolo del colore nello sviluppo della percezione e nelle formulazioni creative, tanto infantili, quanto dei grandi artisti che hanno deciso di consacrare il proprio lavoro al recupero delle forme di espressività primitiva, Asveri è presentato come esempio di uno sguardo contemporaneo.
Attraverso la verità semplice, ma profonda, della sua testimonianza diretta, il Maestro ci ospita nella propria pittura e nella sostanza del suo colore, dimostrando quanto natura e cultura si possano riavvicinare grazie al potere del ricordo e a una sensibilità tutta magica, che sono in grado di interrogare la realtà, di sfidare il tempo e di ampliare lo sguardo sul possibile.

“La dimensione del gioco, è accolta da Asveri come la sola a permettere il contatto con la produzione immaginaria, offrendo un luogo privilegiato in cui possono manifestarsi le proprie fantasie inconscie "
"Una magia che sta per esplodere e che si manifesterà come liberazione incontenibile di creatività di ritrovata, innocenza e di condivisibile stupore."
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